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Grazie all’alternarsi di numerosi popoli provenienti da tutto il Mediterraneo, la Calabria ha ereditato un grande patrimonio di tradizioni e di cultura.
Non sempre conosciamo i posti in cui siamo nati e cresciuti. Sappiamo che è stata abitata da numerosi popoli antichi, quali Aschenazi, Ausoni, Enotri , Lucani, Bruzi, Greci e Romani, ma forse in pochi sanno della presenza degli Armeni, che vi arrivarono alla fine dell’ottavo secolo d.C.
Gli armeni che avevano abbracciato il cristianesimo, sin dall’inizio della loro conversione, subirono una pressante opera di dissuasione e persecuzione e, a partire dal II secolo d.C, questo diede inizio ad ondate di fuga che li portarono in altre terre. Alla fine dell’ottavo secolo d.C, la diaspora li porta in terra italiana, dove fondano delle comunità nell’area jonica della provincia di Reggio Calabria, compresa fra Bruzzano e Brancaleone, dove ancora oggi sono visibili le tracce del loro insediamento.
Il vecchio abitato abbandonato di Bruzzano che porta il nome di “Rocca degli Armeni”, la Chiesa grotta dell’Albero della Vita di Brancaleone vecchia, gli antichi palmenti nella zona boscosa di Ferruzzano dove si possono ammirare graffiti di croci armene, e i numerosi nomi e cognomi della popolazione, sono tutte testimonianze rilevanti e inequivocabili. Un territorio vasto, ricco di tracce di antichi insediamenti e villaggi che confermano la presenza di tale popolo e che merita di essere conosciuto e visitato.
Se ne parlerà nell’evento organizzato dall’Associazione Interculturale International House, con la partecipazione di ricercatori e storici che da anni si sono dedicati con passione e professionalità ad approfondire il tema della presenza degli Armeni in terra di Calabria.